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Perché mi candido

Genova è la quinta città dove vivo dopo Termoli, Milano, Roma e Stoccolma. La città è il mio campo di studi, il mio sguardo tiene insieme la formazione tecnica da architetto e quella particolare conoscenza dello spazio urbano che una donna possiede percorrendolo in maniera densa e facendosi carico delle vulnerabilità delle persone di cui si prende cura. Promuovo questo sguardo attraverso pubblicazioni, lezioni, incontri ed eventi pubblici.

Qui a Genova ho collaborato sul tema con: il comitato genovese del movimento Se non ora, quando?; la Camera del Lavoro, Ufficio Formazione CGIL Genova e SPI Genova e Liguria; il comitato genovese de Lo Sbarco della Nave dei diritti; il Comune di Genova Municipio VIII e IX e Associazione Rinascita e Vita; Emilyguria.

Cerco di agire sempre con impegno e responsabilità per questo sono presente negli organi di rappresentanza della scuola, nel quartiere, nella cittadinanza attiva.

Sono sposata con Enzo Caruso e abbiamo una figlia di 7,5 anni e un figlio di 6.

A 41 anni voglio mettermi a disposizione dell’istituzione municipale.

 

Altre informazioni

Dal nostro Municipio si può rilanciare un'idea di città vivibile, accessibile, sostenibile e bella: il litorale, le piazze, i viali, le ville e i giardini, i luoghi di aggregazione, sono risorse che abbondano e forza per una socialità viva e produttiva.

Bambini e Bambine hanno diritto a loro piccole autonomie nel vicinato: andare a scuola a piedi, giocare, crescere in un ambiente a loro misura e responsabile.

I ragazzi e le ragazze devono trovare nella qualità e nella bellezza dello spazio pubblico, la conferma ai valori ricevuti con l'infanzia e costruire la propria identità di adulti in un ambiente stimolante.

Le persone anziane vogliono muoversi con agio mantenendo il più possibile e a lungo autonomie, relazioni e interessi.

La cura del territorio e della bellezza, la migliore vivibilità degli spazi urbani, la sostenibilità delle attività umane, sono gli strumenti per aumentare nel nostro Municipio il piacere di muoversi, di sostare e di utilizzare la città riavviando anche il volano economico di commercio e turismo.

Sono parte degli obiettivi per i quali voglio impegnare la mia esperienza di madre, le competenze professionali e la passione civica continuando ad ascoltare genitori, insegnanti, ragazze e ragazzi, cittadinanza attiva, persone anziane, operatori economici e tutte/icoloro che, intrecciando le loro relazioni, danno senso allo spazio pubblico e ne conoscono problemi e potenzialità